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Il MinDimBit

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Racconto inedito, facente parte di una collana di racconti, inediti, che si intitolerà Canti di un Piemontese errante per l’Oceania     Canberra, aprile 1995. Manca poco alla partenza. Quattro anni d’Australia e il capitolo si sta già chiudendo.  Giunti a questo punto, è buona norma procurarsi una serie di oggetti-ricordo.  Il primo è già pronto. Si tratta di una placchetta di plexiglas che imprigiona un  Red Back  di Canberra. Il Red Back è un ragno grassoccio, velenoso, riconoscibile a un triangolo rosso vivo sul dorso nero. Quel ragno esala un ricordo triste. Un brutto giorno, David, il nostro enorme ragno di famiglia – un tipico  Huntsman  di Canberra – non si era più fatto vedere. Anche Anny Moore, la vicina veterinaria di piccoli animali, era preoccupata. Sei giorni di assenza sono tanti per un Huntsman. Anny aveva ventilato molte ipotesi. Aveva ovviamente scartato l’ipotesi che l’avessimo ucciso. Col tempo aveva notato che il nostro process...

IN TEMA DI ALLUVIONI

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  Traggo lo spunto dall’ancora attuale alluvione di Valencia del 29 ottobre 2024, c opia quasi conforme della terribile alluvione di Valencia del 14 ottobre 1957 (vedi Google) e di quella, catastrofica, del 25 ottobre 1954 di Salerno (vedi Google). Aggiungo, se non bastasse, l’incommensurabile disastro del 9 ottobre 1963 a Longarone di cui, in Italia e a distanza di sessant’anni, non si smette ancora di parlare, di scrivere e di politicare.    Faccio ora un passo di lato, entro in una dimensione cabalistica e  vagamente esoterica, e comincio a preoccuparmi per tutte quelle coincidenze ottobrine. Sarà “ottobre” un mese “destinato” ai disastri? La mia mente razionale si ribella, però... Seguitemi con attenzione.     Il 1° ottobre del 2020, sulla rivista online di Mondovì: MARGUTTE , il sottoscritto Silvano Gregoli, totalmente ignaro delle due catastrofi ottobrine citate qua sopra, pubblica un racconto autobiografico sulla sua “volontariata” a Longar...

ZURICH 1967

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  ZURICH 1967 Nouvelle publiée dans :  E laggiù, Mondovì , Ed. Il Belvedere, Mondovì 1990 (épuisé). Ici revisitée et mise à jour.    Exil et spleen   Quelques mois à peine s’étaient écoulés depuis ce premier jour belge (1er février 1967) et déjà j’allais regarder les avions.   À l’époque, l’aéroport de Bruxelles disposait d’une longue passerelle à ciel ouvert, appelée  le doigt , qui s’enfonçait au cœur des pistes et terminait par une grande terrasse en plein air. En cet endroit, les visiteurs étaient tellement proches des avions qu’ils pouvaient presque les toucher. Lorsque les avions en manœuvre de stationnement les frappaient de plein fouet avec le flux de leurs réacteurs, la plupart des visiteurs tournait le dos, mais certains habitués, particulièrement intrépides, bravaient de face ces quelques secondes de tempête avec la même expression surhumaine qu’ont les passagers des montagnes russes lorsqu’ils plongent dans l’abîme. Nombreuses étaient ...