LUNA BUGIARDA (?)
Tutto era strano in quel testo. Lo stile ricercato; l’anticonformismo dei pensieri; la scelta della firma. Ma l’elemento che più mi aveva colpito era la sincerità quasi dolorosa dei ripetuti “Non credo” professati dall'anonimo opinionista. Quale mai poteva essere il movente che spingeva l’Anonimo a sfidare tutto un pacchetto di credenze popolari a cui si affidano, ciecamente, milioni di uomini e donne di buona volontà?
Me l’ero persa. Per fortuna TeleCollina, da me contattata, mi aveva informato dell’esistenza di un podcast consultabile gratuitamente. Ottenuto il podcast, l’ho trascritto e ne riporto qua sotto il verbatim.
***
Intervistatore. E va bene; come vede abbiamo accettato le sue condizioni. Per venire subito al dunque, e se ho ben capito, lei nega in blocco che le diverse fasi della luna possano influenzare numerosi processi naturali, come quelli attinenti alla fisiologia vegetale: semine, crescite, trapianti, germinazione…; quelli attinenti alla fisiologia umana: crescita dei capelli e delle unghie, cicli ovarici, sesso dei nascituri, fertilità, cicatrizzazione delle ferite…; e altri svariati processi atmosferici e industriali: il tempo che farà, la “presa” del cemento, il bianco del bucato, l’arricchimento dell’uranio naturale… È così?
Anonimo. E lei, possiede le prove scientifiche che ce l’abbiano?
Intervistatore. Numerosissime. Da una recente inchiesta si evince che lo crede il 98,83 % dei sondati, tirati a sorte. E in più lo sostengono fior di ortolani, lo sostengono i nostri vecchi, lo sostiene Frate Indovino, ma soprattutto lo sostiene in blocco la “saggezza popolare”, che è difficile che sbagli. Convinto adesso?
Anonimo. La saggezza popolare sostiene che per tener lontano il raffreddore basta avere in tasca una castagna d’India; che per guarire gli orzaioli bisogna guardare nel bottiglione dell’olio d’oliva extra vergine spremuto a freddo; che per far sparire le verruche occorre gettare una foglia d’alloro da un ponte e che per debellare l’influenza non c’è niente di meglio che una zampetta di coniglio portata sotto la canottiera.
(Intervistatore e opinionista rimanevano sulle loro rispettive posizioni. La discussione avrebbe potuto protrarsi per delle ore. Ma il tempo d’antenna era di soli venti minuti, per cui l’intervistatore, invece di indugiare su aspetti collaterali, decise di sferrare subito l’attacco supremo e imparabile.)
Anonimo. Oh, povero me! Le maree! Anche lei, anche lei come tutti gli altri! Ma cosa avete tutti con ‘ste maree? Cos’è? La parola d’ordine del Popolo della Luna? E va bene… sì… sì: la luna interviene nel fenomeno delle maree.
Intervistatore. Vede che non ci voleva tanto? Ammetterà che basta poco, adesso, per concludere che la stessa forza lunare che provoca le maree può anche facilitare la crescita degli ortaggi!
Anonimo. Purtroppo non basta poco.
Intervistatore. Grazie per l’informazione. Non vedo dove sia il problema. La stessa forza di gravitazione che attira verso l’alto l’intero oceano può attirare verso l’alto la linfa vitale delle foglie della lattuga, o della cicoria. O forse lei ha ancora in serbo altri sofismi?
Anonimo. Il problema è che la forza di gravitazione lunare è dovuta alla “massa” della luna. È la massa della luna che esercita un’attrazione gravitazionale sulle masse oceaniche, facendole così innalzare.
Intervistatore. Trenta e lode in fisica: bravo! Ma continuo a non vedere dov’è il problema: la massa della luna che solleva gli oceani può dunque sollevare la massa dell’acquetta della lattuga!
Anonimo. Sì, sembra logico, devo ammetterlo; ma c’è un secondo problema. La massa della luna rimane sempre la stessa: che sia tutta illuminata (come nel plenilunio), che sia illuminata a metà (da una parte o dall’altra, come nei due quarti di luna), o che non sia illuminata per niente (come in luna nuova). E così, continuando sul filo logico, se la massa della luna attirasse verso l’alto la linfa della lattuga, dovrebbe attirarla tanto in luna piena quanto in luna nuova, tanto in luna calante quanto in luna crescente. Cioè indipendentemente dalle fasi lunari. Il contrario di ciò che sostiene il Popolo della Luna a cui lei sembra deciso a prestar man forte.
(Il ragionamento sembrava filare. L’attrazione lunare esercitata su un qualunque oggetto terrestre non poteva dipendere dal fatto che la superficie lunare fosse più o meno illuminata. Bisognava per forza ammetterlo. Ma l’anonimo sembrava deciso a continuare la sua lezione.)
L’argomento precedente basterebbe per concludere che i pretesi effetti delle fasi lunari non hanno niente a che vedere con il fenomeno delle maree. Ma andiamo avanti, c’è di meglio. Lei sa che il fenomeno delle maree è un fenomeno periodico: alta marea, bassa marea, alta marea, bassa marea… Durante l’alta marea la superficie dell’oceano si innalza, durante la bassa marea si abbassa, e così via. Senza entrare nei dettagli del perché di questo fenomeno, vorrei attirare l’attenzione sulla sua “durata”. Lei sa bene, infatti, che il tempo che intercorre tra due alte maree, come pure tra due basse, è di circa dodici ore. In altre parole, se a una certa ora di un dato giorno c’è alta marea, sei ore dopo ci sarà bassa marea, sei ore dopo alta, sei ore dopo bassa… e così di seguito. In conclusione: se l’effetto della luna sulla crescita dell’insalata, dei capelli o delle unghie, dipendesse dallo stesso tipo di forza lunare che provoca le maree, l’insalata, i capelli e le unghie dovrebbero crescere rapidamente per sei ore, decrescere per altre sei, crescere nuovamente per sei ore, decrescere per altre sei e così via. Niente a che vedere dunque con le fasi lunari che, come lei ben sa, si susseguono con un periodo di 29,5 o 27,3 giorni secondo che si prenda come sistema di riferimento quello geocentrico o quello siderale. Mi segue? Insomma: se è vero che la luna c’entra con le maree, le fasi lunari – tanto care al Popolo della Luna – c’entrano con le maree come c’entra un fico secco.
(Una collera sorda stava visibilmente montando agli occhi dell’Intervistatore. L’Anonimo faceva il sapientone, lo prendeva per un grullo, e con lui tutto il Popolo della Luna. Secondo il suo ragionamento, non poteva esserci una relazione tra le maree e gli effetti biologici delle fasi lunari. Un negazionista, dunque; sicuramente un complottista, forse perfino un terrapiattista. L’Intervistatore aveva capito che per non perdere la faccia doveva interrompere l’intervista e documentarsi meglio. Il problema era che bisognava riuscire ad interromperlo…)
Intervistatore. La smetta di essere insolente e ammetta una buona volta che esistono dei fenomeni ancora sconosciuti, e che ciò è condiviso da fior di scienziati, di levatura ben superiore alla sua. O vorrà forse dirmi che tutto è noto, che tutto è spiegabile, che non esistono più sacche di mistero?
Anonimo. Ah! Il mistero! L’enigma! L’arcano! Le vibrazioni soprannaturali! Se il Popolo della Luna si esprimesse sempre in questi termini tutto sarebbe più facile. Il guaio è che ogni membro di questo “popolo”, prima o dopo, mi tira fuori le maree. È successo anche a lei. È una cosa estremamente irritante. Ecco perché ho voluto dilungarmi un po’ sul fenomeno fisico delle maree: per convincerla che questo fenomeno non c’entra per niente con i pretesi effetti delle fasi lunari. Spero di essere riuscito a convincerla.
Anonimo. Con piacere; alla condizione, però, che non si parli mai più di maree. Va bene? Prima, però, la pregherei di leggere la seguente poesia, che ho trovato nell’edizione 1997 del Calendrier du Jardinier Provençal. L’autore si chiama M. Dulard, dell’Accademia delle Belle Lettere di Marsiglia, La poesia è stata scritta nel 1761. Siamo dunque in Francia, due secoli e mezzo fa. È il momento magico dell’Illuminismo.
C’est du fond du terrain plus ou moins consulté,
que dépend l’abondance ou la stérilité;
c’est là leur origine et leur cause certaine,
non la forme inégale et l’influence vaine
du globe lumineux qui préside à la nuit
et règle les travaux du laboureur séduit.
Préjugé ridicule, erreur héréditaire
dont le peuple niais est encore tributaire;
que la saine physique apprend à dédaigner
et des esprits pourtant, ne peut déraciner.
[traduzione]
È dal fondo del suolo, più o men lavorato,
che dipende l’abbondanza o la sterilità del risultato;
quella sola è l’origine e la causa sicura,
non la forma mutevole e l’influenza oscura
del globo luminoso che presiede alle notti
e regola i lavori dei contadini sedotti.
Pregiudizio ridicolo, errore ereditario
di cui il popolino è ancora tributario;
che la sana fisica insegna a disdegnare
ma dalle menti, ahimè, non riesce a sradicare.
Belli soprattutto i due ultimi versi, non le pare? Come vede, i due “popoli” si affrontavano già nel passato e non penso sia possibile trovare un’intesa proprio ora. Purtroppo si tratta solo di scegliere il proprio campo: quello del razionalismo o quello della superstizione.
Intervistatore. Non si preoccupi. So dove andare a trovare gli argomenti che costringeranno anche uno scettico come lei a cambiare idea. Me ne andrò su per le montagne a intervistare dei vecchi occitani che vedono delle cose che noi non vediamo, che sentono delle cose che noi non sentiamo e che suonano degli organetti che convincono anche gli scettici. Mi permette di godermi la vittoria già fin da adesso?
Anonimo. Ma certamente! E lei mi permette di raccontarle ancora un aneddoto che mi è stato riportato come vero?
Intervistatore. Sentiamo.
Intervistatore. Riderà bene chi riderà ultimo, non se ne dimentichi! Avanti, Popolo della Luna! La Luna trionferà! Al nostro prossimo incontro, dunque?
Anonimo. Con piacere. Ah, dimenticavo: le dispiacerebbe se la prossima intervista avvenisse l’ottavo giorno di luna calante, ascendente Sagittario? Mi è stato detto che quello è il periodo più propizio alle discussioni oneste e senza pregiudizi.
***
A volte, nei sempre più frequenti momenti di debolezza, vorrei potermi nascondere anch’io, al caldo, tra le pieghe del Popolo della Luna! Ma non ce la faccio… non ce la faccio ancora…
Per il momento mi sono limitato ad aggiungere nel titolo, fra parentesi, quel punto interrogativo che, spero, ne addolcisca un pochino l’amarezza.
Vedi anche “LUNA BUGIARDA (?)” in:
http://www.margutte.com/?p=38229 (versione italiana)
http://www.margutte.com/?p=38229&lang=en (English version)
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